mercoledì 16 dicembre 2009

Abilitare periferiche usb in VirtualBox su Ubuntu 9.10

Abilitare le periferiche usb sulla macchina virtuale utilizzata tramite Virtualbox (non OSE) è molto più semplice con Ubuntu 9.10 che con le versioni precedenti.
Infatti basta aggiungere da terminale il nostro utente al gruppo virtualbox, in questa maniera:
sudo adduser $USER vboxusers
Lanciamo il programma Sun VirtualBox, andiamo nella scheda che tratta le periferiche usb, spuntiamo per abilitarle e aggiungiamo ai filtri la periferica che vogliamo utilizzare nella macchina virtuale, spuntiamo anche il quadratino che riguarda quest'ultima.
Riavviamo, ora possiamo iniziare ad utilizzare le periferiche usb all'interno della nostra macchina virtuale.

lunedì 30 novembre 2009

Aggiungere stazioni radio a Rhythmbox

Come tutti sappiamo, Rhythmbox ci permette di ascoltare le stazioni radio che preferiamo, in streaming.
Per farlo innanzitutto abbiamo necessità di scaricare qualche mega di dipendenze. Installare questi pacchetti richiede la repository di Medibuntu, che dobbiamo aggiungere al nostro file sources.list agendo da terminale, in questo modo:
sudo wget http://www.medibuntu.org/sources.list.d/karmic.list --output-document=/etc/apt/sources.list.d/medibuntu.list
sudo apt-get update && sudo apt-get install medibuntu-keyring && sudo apt-get update
A questo punto installiamo tutto quello che ci serve:
sudo apt-get install w32codecs ubuntu-restricted-extras gstreamer0.10-ffmpeg gstreamer0.10-gl gstreamer0.10-plugins-base
gstreamer0.10-plugins-good gstreamer0.10-plugins-bad gstreamer0.10-plugins-bad-multiverse
gstreamer0.10-plugins-ugly gstreamer0.10-plugins-ugly-multiverse libxine-extracodecs
Per aggiungere le nostre stazioni radio preferite, dobbiamo agire su questo file:
/home/nomeutente/.local/share/rhythmbox/rhythmdb.xml (come vedete si trova nella cartella nascosta .local, quindi per vederlo dobbiamo entrare nella home e premere ctrl + h).
Io ho scelto di aprirlo come un normale file di testo.
Dentro, oltre alle informazioni riguardanti le canzoni che abbiamo nella libreria, troviamo anche i dati delle stazioni radio pre impostate.
Consideriamo ad esempio la parte che si riferisce a Virgin Radio UK, cerchiamola premendo ctrl+f. Copiamo da a , cioè l'intera sezione della radio che stiamo considerando e incolliamo il tutto subito sotto a (che ci indica la chiusura della sezione di Virgin Radio UK).
Preoccupiamoci di sostituire solo il nome della radio che vogliamo aggiungere dove c'è scritto Virgin Radio UK e l'indirizzo dal quale la ascoltiamo al posto di http://www.smgradio.com/core/audio/ogg/live.pls?service=vrbb.
Ecco qualche indirizzo:
RADIO 105
mms://151.1.245.6/1
RADIO 24
mms://62.196.2.90/Radio24
RADIO DEEJAY
mms://wm.streaming.kataweb.it/reflector:51783
RADIO ITALIA
mms://radioitalia.wm.p1.str3.com/rditaliahq
RADIO CAPITAL
http://live.mediaserver.kataweb.it/capital
RTL
mms://151.1.245.36/rtl102.5lq/
RADIO KISS KISS
mms://kisskissnetwork.e20live.com/kisskissnetwork
RADIO SUBASIO
mms://onair1.xdevel.com/RadioSubasio
RADIO 101
rtsp://live.r101.it/redundant/r101vr.rm
VIRGIN RADIO ITALIA CLASSICS
mms://151.1.245.1/24
RADIO MONTECARLO
mms://151.1.245.1/2
RADIO RAI UNO
rtsp://live.media.rai.it/broadcast/radiouno.rm
RADIO RAI DUE
rtsp://live.media.rai.it/broadcast/radiodue.rm
RADIO RAI TRE
rtsp://live.media.rai.it/broadcast/radiotre.rm
Se vogliamo creare un lanciatore che faccia partire direttamente l'ascolto della nostra stazione preferita, facciamo tasto destro e crea lanciatore... Come tipo scegliamo Applicazione nel terminale e mettiamo il nome che vogliamo. In Comando scriviamo rhythmbox seguito dall'indirizzo della radio (ad esempio se vogliamo creare il lanciatore di radiodue scriviamo rhythmbox rtsp://live.media.rai.it/broadcast/radiodue.rm). Cliccando sul lanciatore, si avvierà Rhythmbox che si connetterrà alla radio. Ovviamente, chiudendo il terminale, interromperemo anche il funzionamento del programma.

lunedì 28 settembre 2009

IFuse: iPod Touch e iPhone come dischi esterni in Ubuntu

La mancanza di un software che gestisca e sincronizzi i prodotti Apple, è, a mio parere, una delle poche cose che realmente manca attualmente alle distribuzioni Linux e può costituire un motivo per decidere di non abbandonare Windows.
Una soluzione, per quanto riguarda foto e musica, può essere rappresentata da gtkpod, ma, per mia esperienza, posso dire che l'utilizzo di questo programma non garantisce un risultato perfetto. Spesso, dopo aver inserito la musica con gtkpod, mi è capitato di ritrovarmi con le etichette delle canzoni o le copertine sballate, situazione molto fastidiosa.
In attesa di un software che colmi queste lacune, ecco un programma che ci permette di gestire e vedere il nostro iPod o iPhone con un normale disco esterno usb: iFuse.
I passi per installarlo sono semplici:
  • editiamo il file sources.list: sudo gedit /etc/apt/sources.list
  • inserimento dell'indirizzo nei repository:
deb http://ppa.launchpad.net/jonabeck/ppa/ubuntu jaunty main (per Jaunty)
deb-src http://ppa.launchpad.net/jonabeck/ppa/ubuntu jaunty main (per Jaunty)

deb http://ppa.launchpad.net/jonabeck/ppa/ubuntu karmic main (per Karmic)
deb-src http://ppa.launchpad.net/jonabeck/ppa/ubuntu karmic main (per Karmic)

  • installazione della chiave gpg: sudo apt-key adv --recv-keys --keyserver keyserver.ubuntu.com F0876AC9
  • refresh delle sources: sudo apt-get update
  • installazione del programma: sudo apt-get install ifuse
Ecco che abbiamo installato il nostro programma, la prossima volta che connetteremo tramite il cavo usb iPod o iPhone, vedremo tutte le sue cartelle e potremo navigare al suo interno con nautilus come se fosse un dispositivo qualunque.
Quando vorremo smontare iPod o iPhone non basterà cliccare col tasto destro sull'icona del dispositivo e scegliere smonta come facciamo solitamente per chiavi usb o hard disk perchè riceveremmo un messaggio di errore.
Dovremo digitare nel terminale:
sudo umount /media/iPod e immettere la nostra password.
Penso che iFuse sia un'ottima alternativa alla connessione ssh o a programmi tipo DiskAid o iPhoneBrowser di Windows che sono a pagamento o hanno un utilizzo e una grafica molto più limitati.

sabato 18 luglio 2009

Creare nuovo profilo con Mozilla Firefox

Mozilla Firefox ci permette di creare profili differenti, possiamo in questo modo avere sullo stesso computer diversi segnalibri, se siamo in tanti ad utilizzare internet a casa.
Per avviare il gestore di profili di Mozilla, andiamo sul terminale e digitiamo:
firefox -ProfileManager
Si aprirà una finestra come questa:

Ed ora possiamo creare un nuovo profilo e decidere anche in quale cartella salvare i file di configurazione.
L'ultimo profilo selezionato sarà quello col quale si avvierà Firefox la prossima volta che verrà lanciato. 

sabato 11 luglio 2009

Ripristinare grub Ubuntu

Grub è il boot loader di Linux, un programma che carica il kernel di un sistema operativo e lo avvia. Da questa breve definizione se ne comprende subito l'importanza davvero elevata del programma e come diventi necessario saperlo gestire.
Se nel nostro computer convivono due sistemi operativi, abbiamo cioè un dual boot, dobbiamo avere ogni volta la possibilità di scegliere quale far partire.
Possiamo trovarci ad avere due diverse distribuzioni Linux oppure Ubuntu ed un sistema operativo di casa Microsoft.
Consideriamo il primo caso. La prima cosa da tenere a mente è che automaticamente il grub andrà ad installarsi sull'ultima distribuzione che abbiamo messo. Questo significa che a "comandare" sarà il file menu.lst che si trova in /boot/grub del sistema operativo che abbiamo installato per secondo.
Poniamo di voler però fare in modo che grub venga installato nella distribuzione che avevamo installato per prima, lanciamo un cd live di Ubuntu (una versione qualsiasi) e aprire il terminale. Digitiamo:
sudo grub
root (hdX,Y)
setup (hdX)
quit
Al posto di X e Y vanno i numeri che indicano la partizione sulla quale si trova la distribuzione che dove vogliamo installare grub. Per vedere uno schema delle partizioni, da terminale digitiamo fdisk -l. Ricordiamoci anche che la numerazione delle partizioni abbina alla lettera a lo 0, alla b il numero 1, al numero 1 lo 0 e al 2 l'1 e così via. Per fare un esempio, sda5 la indicheremo con hd0,4.
Adesso riavviamo e vedremo che la schermata di boot corrisponderà al file menu.lst della distribuzione che avevamo scelto in precedenza.

La situazione più frequente è il dual boot di Windows e Ubuntu. Il gestore del boot di Windows non consente il dual boot, di conseguenza dobbiamo fare in modo di ripristinare grub di Ubuntu.
Prima di tutto dobbiamo inserire la solita live di Ubuntu e sapere in quale partizione vogliamo installare grub.
Dobbiamo creare una partizione per il ripristino e montarci dentro sdXY:
sudo mkdir /mnt/ripristino
sudo mount /dev/sdXY /mnt/ripristino
Successivamente digitiamo, per rimontare la partizione sdXY nella nuova cartella appena creata:
sudo mount -o bind /dev /mnt/ripristino/dev
Ora chrootiamoci per installare il grub:
sudo chroot /mnt/ripristino
Entriamo in grub:
grub
root (hdX,Y)
setup (hdX)
quit
Adesso grub è attivo ed installato sul nostro Ubuntu, modifichiamo però il file menu.lst affinchè sia possibile scegliere di lanciare anche Windows:
sudo gedit /boot/grub/menu.lst
aggiungiamo dopo la riga : # This is a divider, added to separate the menu items below from the Debian
# ones
questo:
title Windows XP
root (hdZ,W)
makeactive
chainloader +1
Dove, logicamente, Z e W indicano la partizione su cui abbiamo installato Windows.
Spero di essere stata d'aiuto a qualcuno! Se ci sono problemi non esitate a chiedere!
Ciao a tutti!

mercoledì 8 luglio 2009

Aprire i link ed2k con Amule

In alcuni siti, come ad esempio dduniverse, troviamo dei collegamenti ed2k che possiamo scegliere di aprire con un solo click nel nostro programma peer to peer, in particolare Amule o Amule Adunanza.
Ecco una guida che ci permette di fare questo navigando dal browser Mozilla Firefox 3.5 in pochissimi passi:
1. Installate amule-adunanza-utils;
2. chiudete firefox;
3. cancellate le voci con ed2k dal file prefs.js (home/.mozilla/firefox/xxxxxxx.default/pref.js)
4. scrivete uno per volta questi comandi nel terminale:
gconftool-2 -t string -s /desktop/gnome/url-handlers/ed2k/command "/path/to/ed2k %s"
gconftool-2 -t bool -s /desktop/gnome/url-handlers/ed2k/needs_terminal false
gconftool-2 -t bool -s /desktop/gnome/url-handlers/ed2k/enabled true

5. aprite firefox e cliccate su un link ed2k si aprirà la finestra che vi dice di scegliere il programma andate in /usr/bin/ed2k , spuntate il quadratino che permette a mozilla di memorizzare quest'azione ogni volta che apriamo un file ed2k.

martedì 7 luglio 2009

Ubuntu Tweak

Ubuntu Tweak è un programma che ci permette di gestire e modificare molti aspetti della nostra distribuzione Linux senza complicarci assolutamente la vita. Consiste in un'applicazione con un'interfaccia grafica con cui interagire è davvero molto semplice, che va a toccare configurazioni del sistema che altrimenti potrebbero venir modificate esclusivamente tramite l'utilizzo del terminale.
Per installarla scarichiamo da qui il deb o aggiungiamo il repository alla nostra lista così:
sudo gedit etc/apt/sources.list
inseriamo la password di sistema e aggiungiamo queste righe (per jaunty, se utilizziamo intrepid sostituiamo a "jaunty" la parola "intrepid", se invece abbiamo installato hardy o versioni precedenti mettiamo "hardy"):
deb http://ppa.launchpad.net/tualatrix/ppa/ubuntu jaunty main
deb-src http://ppa.launchpad.net/tualatrix/ppa/ubuntu jaunty main
e ora immettiamo la chiave:
sudo apt-key adv --recv-keys --keyserver keyserver.ubuntu.com FE85409EEAB40ECCB65740816AF0E1940624A220
Aggiorniamo i repository ed installiamo l'applicazione:
sudo apt-get update
sudo apt-get install ubuntu-tweak
Ora ci ritroveremo in Applicazioni-Strumenti di sistema, Ubuntu Tweak, avviamola per la prima volta.
L'interfaccia, come già detto è assolutamente molto semplice:

La prima schermata è di benvenuto e ci illustra quali sono le potenzialità del programma. Tra le preferenze del programma è possibile:
  • cambiare l'aspetto della finestra di Ubuntu Tweak
  • abilitare la modalità superutente che ci permetterà di svolgere le modifiche più profonde
  • decidere che parte del sistema gestirà la finestra di apertura al lancio del programma
Le icone sulla sinistra invece, includo sottomenu che sono il cuore dell'applicazione, ecco come si dividono e cosa gestiscono (per i menu che lo prevedono, cliccare sblocca e digitare la password di sistema):
  • Computer: informazioni sul sistema e sull'utente, da qui è possibile monitorare tutto ciò che vogliamo sapere a riguardo dell'hardware e dei nomi che abbiamo assegnato a host e utente al momento dell'installazione
  • Applicazioni: a sua volta si divide in Aggiungi/Rimuovi, esattamente uguale al menu di installazione applicazione integrato in Ubuntu; Editor di sorgenti, per gestire i repository; Sorgenti di terze parti, che integrano la lista dei repository con indirizzi che permettono l'installazione di programmi non presenti subito dopo l'installazione in Aggiungi/Rimuovi; Pulitore di pacchetti, davvero molto utile per guadagnare spazio sul disco del nostro pc, rimuove pacchetti inutili e la cache dei download, i pacchetti di configurazione e ci permette di cancellare i kernel inutilizzati senza la paura di eliminare file importanti
  • Avvio: diviso in Controllo sessione, per scegliere l'immagine di avvio e il comportamento al termine e al lancio di una sessione, e Sessione programmi, identico a Applicazioni d'avvio in Sistema-Preferenze, gestisce i processi da lanciare automaticamente con ogni sessione
  • Scrivania: organizza la parte grafica del sistema. Dalle Icone alle Finestre, comprendendo Compiz e alcune impostazioni di Gnome
  • Personale: consente di cambiare il percorso alle nostre Cartelle preferite, di gestire gli Scripts, attivandoli o meno a nostro piacimento e impostare le Scorciatoie da tastiera
  • Sistema: associa ad ogni tipo di file l'applicazione che preferiamo in Gestione tipi di file; consente la modifica delle impostazioni di Nautilus, e, per finire, permette la Gestione della batteria e Sicurezza.
Sicuramente ai più esperti o agli utilizzatori del terminale, potrà sembrare un'applicazione futile e facilmente sostituibile con un po' di conoscenze in più. Nonostante ciò, consiglio questo programma perchè racchiude in sè svariati menu presenti in gnome (applicazioni d'avvio, gestione batteria, scorciatoie da tastiera, Compiz,ecc.), ha grandi potenzialità e permette di ottimizzare lo spazio del nostro pc assicurandoci di non rimuovere file indispensabili.

sabato 4 luglio 2009

Bloccare aggiornamenti

A volte possiamo trovare utile fermare un programma ad una certa versione o desiderare che non ci arrivino ulteriori notifiche di aggiornamenti di kernel perchè ne stiamo utilizzando uno particolare.Per bloccare un programma ad una determinata versione dobbiamo entrare nel Gestore dei pacchetti Synaptics, selezionare il programma e le relative dipendenze, andare nel menu Pacchetto e spuntare Blocca versione.Nel caso, invece, in cui stessimo utilizzando un kernel creato ad hoc per il nostro computer e volessimo evitare continue proposte di aggiornamenti riguardanti il kernel generic, dobbiamo selezionare e bloccare headers, image e restricted-modules dell'ultimo kernel generic che troviamo su synaptics.

Ecco fatto, così non vedremo in continuazione la notifica degli aggiornamenti o non saremo costretti ad installare e rimuovere ogni volta il kernel generic.
P.s. È possibile bloccare gli aggiornamenti di un determinato pacchetto anche da terminale, tramite dpkg, eccovi il comando da dare da root:
echo nomepacchetto hold | dpkg --set-selections

venerdì 3 luglio 2009

Modificare l'icona del lock-keys-applet

Nel pannello del mio EeePc 901, ho aggiunto l'applet che mi segnala se il blocco numerico, il caps lock e lo scroll lock sono attivati. Questo applet si chiama lock-keys-applet e per inserirlo ci spostiamo col cursore sul pannello, click destro, scegliamo aggiungi sul pannello e cerchiamo lock-keys.
Vedete sul pannello quel cubetto grigio?Ecco, è il vostro nuovo applet! Non so se siamo dello stesso parere, ma dal punto di vista grafico non mi convince per niente, soprattutto, vorrei che avesse lo sfondo trasparente, per integrarsi meglio nel pannello.
Il problema è che per modificare l'icona del lock-keys, non possiamo andare a cercare magari un immagine nelle cartelle dell'applet, c'è bisogno di ricompilare l'intero pacchetto ed il discorso si fa più complicato del previsto. Ma ce la possiamo fare!
Prima di tutto, tengo a specificare che tutti i risultati sono stati ottenuti grazie all'aiuto dei ragazzi del forum eeepc , che mi hanno supportato (e sopportato) in questi giorni di ricerche e smanettamenti vari.
Devo segnalare la disponibilità del creatore dell'applet, Jörgen Scheibengruber, che ha prontamente risposto ad una email in cui chiedevo consigli.
Adesso, al lavoro!
Prima di passare alla parte più "seria" del lavoro, creiamo le immagini che appariranno nel nostro pannello.
L'applet gestisce, come abbiamo detto, 3 cose diverse, in questo post parlerò soltanto del segnalatore di maiuscole, cioè creerò le immagini che si riferiscono a questo. Ovvio che se tra le preferenze dell'applet vogliamo abilitare anche il blocco numerico e di scorrimento, dobbiamo creare anche delle icone che si riferiscono ad essi.
Adesso:
  • Apriamo Gimp, creiamo un nuovo file che misuri 21x21 pixels, scegliamo tra le opzioni avanzate di riempire lo sfondo con una trasparenza.
  • Aumentiamo un po' lo zoom, tra gli strumenti di Gimp scegliamo la lente d'ingrandimento e clicchiamo 2 o 3 volte.
  • Aggiungiamo il campo di testo, scegliendo la A tra gli strumenti di Gimp, come dimensione di testo mettiamo 15 pixels.
  • Scriviamo, in maiuscolo o minuscolo, nel colore che desideriamo noi, la lettera che vorremmo vedere apparire sul nostro pannello per segnalare se il maiuscolo è disattivato. Il colore del testo lo impostiamo nel menu testo che si apre alla sinistra dell'immagine.
  • Adesso salviamo l'immagine col nome capslock_off.xpm, quando Gimp ci chiederà se vogliamo esportare l'immagine noi scegliamo di ignorare.
Adesso abbiamo creato l'immagine che apparirà quando il blocco è disattivato, ne dobbiamo creare un'altra alla stessa maniera, modificando a nostro piacimento il colore del testo e rinominandola capslock_on.xpm.
Ora che abbiamo le nostre immagini con lo sfondo trasparente, creiamo una cartella sulla Scrivania, chiamiamola nostroapplet.
Col terminale ci spostiamo nella nostra cartella:
cd Scrivania/nostracartella
Nella cartella scarichiamo i sorgenti dell'applet:
apt-get source lock-keys-applet
Installiamo fakeroot:
sudo apt-get install fakeroot
Utilizziamo il file dsc che abbiamo appena scaricato:
dpkg-source -x lock-keys-applet_1.0-8.3.dsc
Entriamo ora nella cartella lock-keys-applet_1.0/pixmaps e sostituiamo le immagini capslock_off.xpm e capslock_on.xpm con quelle che abbiamo appena creato. Ora entriamo da terminale nella cartella lock-keys-applet_1.0:
cd Scrivania/nostracartella/lock-keys-applet_1.0
e diamo:
dpkg-buildpackage -rfakeroot -b
Adesso nella cartella sulla Scrivania nostroapplet ci troveremo lock-keys-applet_1.0-8.3_i386.deb, ci clicchiamo due volte e lo installiamo. Andiamo sul pannello, se abbiamo ancora l'applet lo rimuoviamo e lo riaggiungiamo, altrimenti lo aggiungiamo ex novo.
Il risultato però non è ancora quello voluto, ma è questo:
Per eliminare quello sfondo grigio, dobbiamo utilizzare gnome-color-chooser, lo installiamo così:
sudo apt-get install gnome-color-chooser
e ce lo ritroviamo in Sistema-Preferenze. Avviamo il programma e andiamo nel menu a tendina su pannello, spuntiamo la colorazione dello sfondo e scegliamo il colore. Il colore deve essere esattamente quello che è attualmente sul pannello, quindi prendiamo il prendicolore e clicchiamo sul pannello, ora diamo ok e poi applica ed ecco il risultato:

Il nostro lock-keys-applet è perfettamente mimetizzato nel pannello e abbiamo anche creato un pacchetto deb tutto nostro!
Mi raccomando di rifiutare o disabilitare i futuri aggiornamenti che ci verranno proposti riguardanti il lock-keys-applet, perchè ci riporteranno alle icone precedenti.

lunedì 29 giugno 2009

Compiz switch

Gli effetti grafici che ci fornisce Compiz, sono sicuramente bellissimi ed il cubo è probabilmente l'oggetto del desiderio che spinge molti utenti ad avvicinarsi al mondo di Ubuntu.
Ci sono però delle volte in cui vorremmo alleggerrire il lavoro della nostra ram o della scheda grafica, disattivando momentaneamente Compiz.
Ecco Compiz Switch, un'utility che svolge questa funzione in maniera semplicissima. Per prima cosa scarichiamo qui il pacchetto deb per Ubuntu ed installiamolo col solito doppio click.
Ora sarà presente nel menu Applicazioni-Accessori.
Possiamo scegliere se averlo sul nostro pannello oppure su una barra che sia Cairo Dock o Avant Window Navigator, in ogni caso ci basterà trascinare l'icona dove desideriamo. A questo punto quando vorremo disattivare/attivare compiz basterà cliccare sul cubetto arancione di Compiz switch.

domenica 28 giugno 2009

Rendere trasparente lo sfondo di un'immagine

Ciao a tutti!
Oggi ecco una dritta che ci aiuterà quando vorremmo modificare un file immagine che contiene un oggetto in primo piano ed uno sfondo a tinta unita che vogliamo eliminare.
Supponiamo che il nostro file si chiami prova.jpg, iniziamo aprendolo con Gimp, l'editor di immagini.
Ora elimineremo lo sfondo in pochissime mosse:
  • menu livello, selezioniamo trasparenza e dopo aggiungi canale alfa;
  • tra gli strumenti scegliamo ora fuzzy, che ci permette di fare una selezione in base al colore
  • clicchiamo sullo sfondo e premiamo canc
  • salviamo l'immagine modificandone l'estensione al tipo png, che sicuramente non darà problemi con la trasparenza
Ecco, lo sfondo è sparito, è rimasto solo il nostro oggetto in primo piano, pronto ad essere utilizzato magari come icona.
P.S. (anzi P.P. post post) A me piace molto customizzare le icone che ogni tema associa automaticamente ai supporti rimovibili, adoro connettere la mia chiave usb e trovarmi sulla Scrivania la foto fatta da me della mia pennetta.
Sicuramente lo saprete, ma per fare in modo che il sistema utilizzi sempre la nostra icona preferita, basta cliccare col tasto destro sull'oggetto di cui vogliamo modificare il simbolo, andare su proprietà, cliccare sull'icona e andarsi a prendere l'immagine desiderata. Semplice no?

venerdì 19 giugno 2009

Rimuovere vecchi kernel

Con la nostra distribuzione in continuo aggiornamento, ci troviamo spesso ad avere il file /boot/grub/menu.lst pieno di voci che si riferiscono a kernel che ormai non ci servono più.
Probabilmente ci serve anche un po' di spazio, magari stiamo addirittura lavorando su un netbook con un disco interno poco capiente. Allora liberiamo questo spazio rimuovendo i kernel che non ci interessano.
Prima di tutto capiamo quale kernel stiamo utilizzando, diamo:
uname -r
Questo comando ci restituirà un output del genere:
2.6.28-13-generic
Perfetto, ora che sappiamo cosa assolutamente non cancellare, andiamo a vedere cosa c'è di troppo facendo apparire nel terminale il contenuto del file menu.lst:
cat /boot/grub/menu.lst
La parte che ci interessa è quella non commentata e che si presenta pressapoco così:
title Ubuntu 9.04, kernel 2.6.28-13-generic
uuid 06b61776-1d92-41e0-93b7-9b2fee55fbf8
kernel /boot/vmlinuz-2.6.28-13-generic root=UUID=06b61776-1d92-41e0-93b7-9b2fee55fbf8 ro quiet splash
initrd /boot/initrd.img-2.6.28-13-generic
quiet

title Ubuntu 9.04, kernel 2.6.28-13-generic (recovery mode)
uuid 06b61776-1d92-41e0-93b7-9b2fee55fbf8
kernel /boot/vmlinuz-2.6.28-13-generic root=UUID=06b61776-1d92-41e0-93b7-9b2fee55fbf8 ro single
initrd /boot/initrd.img-2.6.28-13-generic

title Ubuntu 9.04, kernel 2.6.28-11-generic
uuid 06b61776-1d92-41e0-93b7-9b2fee55fbf8
kernel /boot/vmlinuz-2.6.28-11-generic root=UUID=06b61776-1d92-41e0-93b7-9b2fee55fbf8 ro quiet splash
initrd /boot/initrd.img-2.6.28-11-generic
quiet

title Ubuntu 9.04, kernel 2.6.28-11-generic (recovery mode)
uuid 06b61776-1d92-41e0-93b7-9b2fee55fbf8
kernel /boot/vmlinuz-2.6.28-11-generic root=UUID=06b61776-1d92-41e0-93b7-9b2fee55fbf8 ro single
initrd /boot/initrd.img-2.6.28-11-generic

title Ubuntu 9.04, memtest86+
uuid 06b61776-1d92-41e0-93b7-9b2fee55fbf8
kernel /boot/memtest86+.bin
quiet
Come possiamo vedere, in questo caso abbiamo un solo kernel che ci occupa dello spazio senza però essere utilizzato. Andiamo allora ad eliminarlo con questo comando:
sudo apt-get remove linux-image-2.6.28-11-generic
Durante la rimozione del kernel è probabile che ci venga chiesto se vogliamo sostituire il file /boot/grub/menu.lst, decidiamo di mantenere la versione dell'installatore del pacchetto, che è quella aggiornata e non presenta più la voce del kernel che abbiamo rimosso.
Ecco fatto, non vi sentite più leggeri?

martedì 16 giugno 2009

Velocizzare i menu di Ubuntu

Per velocizzare i menu di Ubuntu, eliminare cioè quell'attimo di attesa che abbiamo quando passiamo col mouse sui sottomenu del menu principale, basta creare un file di testo con questo contenuto:
gtk-menu-popup-delay = 0
chiamarlo .gtkrc-2.0 e salvarlo al percorso /home/NOMEUTENTE.

martedì 9 giugno 2009

Screenlet Lyrics

Lyrics è uno screenlet a mio parere davvero bello, funziona così: mentre il media player ci fa ascoltare le canzoni lui cerca in rete il testo e lo fa comparire, rigorosamente a tempo di musica, in una finestra della quale potremo scegliere colore e trasparenza. Ecco il link dove possiamo trovare lo screenlet.
Questo invece è uno script che lancia o termina lo screenlet senza passare per lo screenlet manager. Possiamo creare un lanciatore nel pannello oppure creare una scorciatoia della tastiera.

Conky

Conky è un programmino creato per la piattaforma Linux che ci permette di monitorare l'attività del nostro computer con un dispendio minimo di risorse. È davvero imponente la quantità di informazioni che possiamo arrivare ad ottenere se sappiamo configurare bene il nostro Conky.
Per cominciare vi rimando al sito del progetto, dal quale potrete scaricare il pacchetto .deb dell'ultima versione del programma disponibile. Questo è invece l'indirizzo del wiki fatto appositamente per chi volesse imparare ad utilizzare Conky.
Vi metto qui il mio conkyrc, file che dovrete rinominare facendolo diventare .conkyrc e mettere nella vostra home una volta che avrete installato il programma. Questo Conky nasce essenzialmente grazie al lavoro dei frequentatori del forum del sito eeepc.it, in particolare all'evolversi di questa discussione.
Date le potenzialità di questo programmino, spiegare come modificare il file che vi ho lasciato da scaricare affinchè soddisfi le vostre esigenze è davvero difficile, consiglio a tutti di leggersi un po' sia il wiki sia le indicazioni che trovate nella discussione da cui nasce questo post. Logicamente, per ogni domanda sono a disposizione.
Mi soffermo un attimo sul discorso delle previsioni del tempo, credo che sia una funzionalità molto carina e forse non così immediata come la stragrande maggioranza delle altre. Ho trovato questo topic, seguendo il metodo 1 per l'installazione di base, in 3 passaggi abbiamo fatto più della metà del lavoro.
Una volta installato, ci rechiamo sul sito da dove otterremo le previsioni del tempo, dobbiamo registrarci (nei form da compilare, riempiamo tutti gli spazi che sono obbligatori anche con semplici "no site", "no company",ecc.). Riceveremo un'email di conferma nella quale troveremo Partner ID e License Key. Queste due informazioni vanno riportate nel posto a loro destinato nel file /usr/share/conkyforecast/conkyForecast.config. Questo file va rinominato .conkyForecast.config e spostato nella vostra home.
Un'altra informazione da ottenere è il codice della città di cui vogliamo sapere le previsioni del tempo, come ci spiega il topic che vi ho indicato, questo problema lo risolviamo andando a questo url. Adesso, nell'indirizzo sostituiamo RAPALLO col nome della località desiderata, tra il codice xml riconosceremo subito quello che ci interessa.
Questo codice lo dobbiamo inserire nel nostro .conkyrc, che abbiamo già messo nella home, nella parte dedicata al METEO, dopo location=.
Ora lanciamo il nostro conky, lo facciamo da terminale :
conky&
Quando vogliamo terminarlo diamo
killall conky
I ragazzi del forum eeepc hanno creato questo script che è comodissimo per chi volesse spegnere/accendere conky senza passare per il terminale. Ricordiamoci di renderlo eseguibile. Creiamo un lanciatore sul pannello delle applicazioni:
  • tasto destro sul pannello, aggiungi al pannello, lanciatore applicazioni personalizzato
  • diamo un nome al nostro lanciatore
  • supponendo di aver messo lo script nella cartella home, come comando diamo /home/NOMEUTENTE/conky_on_off
Ora basterà un click per spegnere ed accendere il nostro conky!
Ovviamente possiamo impostare anche conky tra le applicazioni d'avvio, io ho dei problemi al meteo facendo così, quindi per ora continuo ad utilizzare lo script che è comodissimo!
Buon Conky!

martedì 2 giugno 2009

Gnome Do

Gnome do è un programmino semplice e utilissimo, meglio di così!
Per iniziare ad usarlo basta effettuare qui il download del pacchetto .deb ed aprirlo con Gdebi, l'installatore di pacchetti.
Ci ritroveremo un'icona di notifica, clicchiamo col tasto destro e iniziamo a gestire le preferenze del nostro nuovo programma.
La prima cosa da impostare è la combinazione di tasti necessaria per lanciare la finestra di Gnome Do, la combinazione prestabilita è "super+space", super è il tasto home.
Ora scegliamo quali plugin attivare. Personalmente ritengo indispensabili:
  • Files and folder, ci permette di navigare tra i documenti del nostro pc, le risorse che vogliamo esplorare le scegliamo nel menu Configura del plugin;
  • Rhythmbox, per aprire una canzone molto velocemente,
  • Run in terminal, per lanciare un comando da terminale.
Per utilizzare Gnome Do dobbiamo semplicemente digitare la nostra combinazione di tasti magica, iniziamo a scrivere il nome della cartella che vogliamo aprire, della canzone che desideriamo ascoltare o dell'applicazione da lanciare. Se digitando le prime lettere non appare subito quello che noi desideriamo, navighiamo con le freccie su e giù per trovare nella finestra di Gnome Do. Tra le potenzialità di questo programmino c'è anche quella di memorizzare le preferenze dell'utente, la prossima volta Gnome Do si ricorderà a quale file vi riferite quando scrivete quelle lettere!
Con il tasto tab invece ci spostiamo nel quadratino a destra che indica quale azione verrà compiuta sull'oggetto appena scelto, anche qui utilizzando le frecce e Gnome Do memorizzerà anche questo.
Consiglio di fare in modo che Gnome Do venga avviato automaticamente ad ogni accesso, vi sarà sempre utile. Potete anche scegliere se far apparire la finestra o lanciarlo in modalità silenziosa e decidere il colore dello sfondo dell'applicazione.
Vi confido che è il programma che preferisco di Ubuntu, mi sembra che sintetizzi perfettamente semplicità e velocità d'utilizzo del mondo Linux.

Nuovo iPhone in arrivo

È previsto l'arrivo di un nuovo iPhone che verrà presentato il 12 giugno al WWDC.
La notizia è supportata dalla presenza di un nuovo codice, 2,1, negli aggiornamenti, che sembra riferirsi ad un nuovo modello del device Apple.
Nel frattempo i rumours si sovrappongono, le fonti sono le più disparate. L'ultima novità è che sembra che siano previsti ben 4 diversi modelli del nuovo smartphone della casa di Cupertino. I modelli saranno da 4, 8, 16 e 32 gb.
Questa notizia lascia tutti un po' sbalorditi, anche perchè sarebbe la prima volta che la Apple presenta contemporaneamente 4 diverse versioni dello stesso prodotto (di solito le possibilità di scelta sono sempre state 2).
Secondo un blog cinese invece, il prossimo cellulare Apple avrà in dotazione la macchina digitale completa di autofocus e la possibilità di fare video (funzione che nel "vecchio" iPhone non era presente se non dopo i dovuti smanettamenti). Secondo la stessa fonte, è probabile che venga installata un'applicazione che consiste in una bussola digitale.
Altri rumours parlano di addirittura sei modelli, 2 diverse capicità per 3 versioni che si differenzieranno per le prestazioni della connessioni wireless, anche a seconda del paese in cui verranno distribuiti. Ad esempio, un iPhone venduto negli Usa, dove è più massiccia la presenza di rete wireless, sarà dotato di una tecnologia wifi in grado di effettuare download alla velocità di 7.2 Mbps, mentre negli altri paesi la velocità massima sarà 3.6 Mbps.
Su Daring Fireball, John Gruber assicura che il prossimo iPhone avrà il doppio della ram, 256 MB, e anche una CPU più performante, che andrà a 600 MHz, contro i 400 attuali.
Sembra anche che dal punto di vista estetico le modifiche saranno minime ed i colori disponibili rimarrano i classici bianco e nero.

venerdì 29 maggio 2009

Installare Skype in Ubuntu 9.04

Per installare Skype nel nostro Ubuntu 9.04 dobbiamo aggiungere i repository di Medibuntu.
  • Lanciamo allora nel terminale:sudo wget http://www.medibuntu.org/sources.list.d/jaunty.list --output-document=/etc/apt/sources.list.d/medibuntu.list
  • Aggiungiamo la chiave Gpg: sudo apt-get update && sudo apt-get install medibuntu-keyring && sudo apt-get update
  • Probabilmente ci verrà richiesto di accettare questo pacchetto anche se non è autenticato, risponderemo ovviamente di sì.
  • Ora possiamo installare Skype con un semplice: sudo apt-get install skype
Ecco fatto, ora ci possiamo attaccare al nostro telefono online!

Vedere i video di YouTube su Totem

In questo post vedremo come sfruttare le potenzialità di Totem per cercare e vedere i video di YouTube. I passaggi da fare sono davvero pochi:
  • Lanciamo il media player andando in Applicazioni-Audio e Video-Riproduttore di filmati e scegliamo di far apparire la barra laterale premendo F9.
  • Andiamo in Modifica-Plugin e controlliamo che sia attivato il plugin Esplora YouTube. Adesso scegliamo YouTube nel menu a scorrimento della barra laterale.
  • Proviamo a fare una ricerca a caso tra i video e facciamo partire il primo che viene trovato. Apparirà un messaggio che ci avvisa della mancanza di alcuni driver, scegliamo di installarli ed il pc farà tutto da solo.
  • Possiamo "esagerare" e vedere addirittura i video ad alta definizione attraverso Totem! Scarichiamo ed installiamo questo file, chiudiamo e riavviamo totem. Adesso tra i plugin apparirà anche H264, lo attiviamo ed il gioco è fatto.

giovedì 28 maggio 2009

Cambiare i permessi di file e cartelle in Ubuntu

I permessi dei file ci attanagliano spesso e volentieri. Quante volte abbiamo scoperto che quel problema che tentavamo di risolvere da giorni, era dovuto a dei permessi sbagliati di qualche file nascosto nel nostro pc?
L'universo dei permessi di Ubuntu può sembrare molto più complicato di quello che è in realtà, bastano poche conoscenze ed il gioco è fatto.
Cominciamo a vedere come fare per sapere quali sono i permessi dei file che si trovano in una determinata cartella. Supponiamo di voler conoscere i permessi dei file che si trovano nella nostra home:
ls -l /home/NOMEUTENTE
e ci apparirà un output del genere:

Il primo carattere rappresenta una caratteristica specifica del file, ad esempio se è una cartella abbiamo la d di directory. Nel caso in cui una cartella fosse un collegamento ad un'altra troveremo alla destra del nome della cartella una freccia con il percorso della directory di cui è il collegamento.
I successivi 9 caratteri sono da guardare come 3 terne ed indicano i permessi, rispettivamente di:
  1. proprietario (owner)
  2. gruppo (group)
  3. altri utenti (other)
Le lettere possono essere r, w o x, il loro significato varia a seconda del fatto che si riferiscano a singoli file o cartelle. Nel caso di file:
  • r = read, permette di leggere il file, senza modificarlo;
  • w = write, permetti di scrivere, sovrascrivere, modificare il contenuto del file;
  • x = execute, permette di eseguire il file, se questo è un eseguibile.
Se invece stiamo valutando i permessi di una cartella:
  • r consente la visualizzazione del contenuto della cartella, con il comando ls;
  • w consente l'eliminazione o la creazione di file all'interno della cartella;
  • x consente di accedere alla cartella, magari con il comando cd, anche nel caso in cui non se ne possa visualizzare il contenuto.
Dobbiamo notare che se applichiamo il permesso di scrittura ad una cartella, anche chi non può accedere ai file contenuti in quella cartella, li potrà però cancellare!
Ora che sappiamo interpretare i permessi, dobbiamo poterli cambiare! Lo possiamo fare in due modi, con le lettere o coi numeri. Sono tutti e due piuttosto semplici, richiedono solo un po' di memoria e l'utilizzo del comando chmod.
Proviamo prima con le lettere. Abbiamo visto che i permessi caratterizzano proprietario, gruppo e altri. Nel terminale queste tre entità vengono indicate così:
  • u è il proprietario
  • g è il gruppo
  • o sono gli altri
Abbiamo già visto come vengono sintetizzate le varie restrizioni.
Ci aiuteremo con ancora tre simboli:
  • + per aggiungere un permesso
  • - per togliere un permesso
  • = per impostare un permesso
Ora sappiamo tutto! Immaginiamo allora di aggiungere la possibilità di scrittura del file prova1, che si trova nella home, per il suo proprietario:
chmod u+w /home/NOMEUTENTE/prova1
Leviamo ora la scrittura del guppo:
chmod g-w /home/NOMEUTENTE/prova1
Cambiamo idea e facciamo in modo che proprietario, gruppo e altri possano leggere, scrivere e eseguire il nostro file:
chmod ugo+rwx /home/NOMEUTENTE/prova1

Proviamo ora il metodo con i numeri.
Qua ci dobbiamo ricordare che significato hanno le varie cifre:
  • 0 = nessun permesso
  • 1 = esecuzione
  • 2 = scrittura
  • 3 = 2+1 = esecuzione + scrittura
  • 4 = lettura
  • 5 = 4+1 = lettura + esecuzione
  • 6 = 4+2 = lettura + scrittura
  • 7 = 4+2+1 = lettura + scrittura + esecuzione
Utilizzeremo il comando chmod seguito da un numero di 3 cifre:
  • la prima si riferisce ai permessi del proprietario
  • la seconda ai permessi del gruppo
  • la terza ai permessi degli altri utenti
Cerchiamo allora di impostare il nostro file prova1 in modo che il proprietario possa leggere, scrivere ed eseguire mentre gruppo e altri solo leggere ed eseguire:
chmod 755 /home/NOMEUTENTE/prova1
Per cambiare i permessi di una cartella e contemporaneamente di tutti i file in essa contenuti, dobbiamo aggiungere -R subito dopo il comando chmod. Supponiamo di voler dare a tutti i permessi di lettura, scrittura ed esecuzione della cartella share nella home e dei file che contiene:
chmod -R 777 /home/NOMEUTENTE/share

Per poter cambiare i permessi di file e cartelle di cui non si è proprietari bisogna agire da root, eseguendo i comandi che abbiamo indicato finora con davanti sudo. Ovviamente, come ogni volta che si agisce da root, dobbiamo agire con molta cautela, cambiare i programmi di determinati file del sistema può essere anche molto pericoloso.

mercoledì 27 maggio 2009

Qualche dritta veloce veloce

Questo sarà un post in continua evoluzione perchè scriverò qui velocissimi trucchi per ottimizzare ulteriormente il nostro ubuntu.
  • per avere le applicazioni a tutto schermo premendo ALT+F11: gconftool-2 --set /apps/metacity/window_keybindings/toggle_fullscreen --type string "F11"
  • per poter trascinare le finestre oltre lo schermo con la combinazione ALT+touchpad (o mouse): gconftool-2 --set /apps/compiz/plugins/move/allscreens/options/constrain_y --type bool 0
  • per evitare lo sfarfallio che avviene quando mozilla è a tutto schermo: andare in Sistema - Preferenze - Gestore configurazione Compiz - Opzioni generali e togliere la spunta a "Annulla re-indirizzamento finestre a schermo intero"
  • risoluzione dell'errore NO_PUBKEY che appare spesso, quando aggiungiamo dei nuovi repository nel file /etc/apt/sources.list. Il messaggio di errore che ci appare, quando digitiamo apt-get update, è di questo tipo: Errore GPG: Le seguenti firme non sono state verificate perché la chiave pubblica non è disponibile: NO_PUBKEY XXXXXXXXXXXX. Per risolvero digitiamo: sudo apt-key adv --recv-keys --keyserver keyserver.ubuntu.com XXXXXXXXXXXX Al posto delle X ci sono ovviamente i caratteri che compongono la chiave in questione. E al prossimo aggiornamento delle software non avremo alcun problema.
  • per far apparire sul desktop l'icona della home, del cestino e del Computer da terminale lanciare gconf-editor, navigare in apps-nautilus-desktop-icon view e spuntare quello che desideriamo compaia nel nostro desktop
  • per lanciare un programma da terminale e fare in modo che l'applicazione non si chiuda una volta che il terminale verrà chiuso, dobbiamo digitare il comando per avviare l'applicazione seguito da &. Ad esempio, per lanciare firefox da terminale e poter poi chiudere il terminale senza blocca FF, nel terminale scriveremo: firefox&
  • velocizzare mozilla è sempre utile. Ecco uno script che ne pulisce il database, scaricabile qui . Una volta scaricato, clicchiamo con il tasto destro sullo script, scegliamo Permessi e spuntiamo per consentire l'esecuzione del file come programma, chiudiamo FF e lanciamo lo script da terminale con ./ffast. Possiamo anche decidere di lanciare lo script ogni volta che avviamo il pc, mettendolo tra le applicazioni d'avvio.
  • impostare il tasto Backspace (la freccia indietro per cancellare) in modo che ci faccia tornare indietro nelle pagine di Ubuntu: apriamo mozilla, andiamo in about:config, promettiamo di stare attenti e cerchiamo la stringa browser.backspace_action, doppio click e gli diamo il valore 0.

martedì 26 maggio 2009

Creare collegamenti simbolici a cartelle che si trovano nelle partizioni fat32

Creare un collegamento ad una cartella partiziona in fat32 è impossibile per problemi di file system.
Questo problema si può parzialmente risolvere creando un collegamento simbolico alla cartella desiderata. Questo perchè il problema è creare un collegamento nella stessa partizione in fat32, mentre con il comando ln -s creiamo un collegamento che possiamo mettere dove vogliamo.
Supponiamo che la cartella di cui vogliamo creare il collegamento si chiami prova e sia nella partizione Dati dell'hd interno, noi vogliamo creare un collegamento, detto prova2, che si trovi nella nostra home. Ecco il comando da dare:
sudo ln -s /media/Dati/prova /home/NOMEUTENTE/prova2.
E ci ritroveremo il collegamento a prova nella nostra home.

domenica 24 maggio 2009

I nostri vecchi programmi con due comandi

Questa è un'utility di Ubuntu davvero comodissima, soprattutto quando ci si trova a formattare ed a reinstallare il nostro sistema operativo.
Io, prima di scoprire questa funzione, ogni volta che aggiornavo ad una nuova versione (o reinstallavo post pasticci vari), dovevo pensare a quali programmi avevo prima di formattare e reinstallarli tutti uno per uno.
Adesso basta davvero un niente per trovarci tutte le nostre applicazioni nel nostro nuovo sistema.
Prima cosa da fare, per avere una lista dei pacchetti software installati nella nostra vecchia installazione è lanciare nel terminale:
dpkg --get-selections > ~/packages.log
Ci ritroviamo così nella nostra home il file packages.log, nome che possiamo modificare a nostro piacimento.
Salviamo il documento appena creato, che contiene tutte le informazioni necessarie per poter reinstallare i nostri programmi. Per mantenere le configurazioni copiamo tutti i file che troviamo nella home e che sono chiamati ".nome_applicazione" . Salviamo i file di configurazione e packages.log dove non saranno modificati durante l'installazione del nuovo sistema operativo.
Avvenuta l'installazione, aggiorniamo come di consueto al primo riavvio, apriamo il terminale e digitiamo semplicemente:
sudo bash dpkg --set-selections < ./packages.log && apt-get dselect-upgrade
Lasciamo lavorare il nostro pc, dovrà scaricare tutti i pacchetti, scompattarli e configurarli. Dopo un periodo di tempo che dipende dalla connessione e dalle caratteristiche del vostro pc, vi troverete di nuovo i vostri software a portata di click!
Non vengono reinstallati programmi tipo Virtualbox, credo perchè richiedono la compilazione del kernel. Potreste anche notare dei problemi grafici, in questo caso andate a vedere in Sistema-Amministrazione-Driver Hardware se dovete modificare qualcosa.

mercoledì 11 marzo 2009

Virtualbox, Windows su Ubuntu

Virtualbox è un programma che ci permette di simulare sul nostro pc diversi sistemi operativi in maniera molto semplice e veloce. Questo programma è disponibile per Windows, Mac e Linux a questo indirizzo: http://www.virtualbox.org/wiki/Downloads
Per un utente Ubuntu l'installazione e la configurazione di Virtualbox sono piuttosto semplici. Una volta scaricato il pacchetto .deb, aperto con l'installatore di pacchetti (ci sarà una richiesta alla quale voi dovrete semplicemente rispondere ok), il programma sarà installato nel nostro sistema. È probabile che l'icona Sun Virtualbox non appaia al suo posto in Applicazioni - Strumenti di sistema fino al prossimo riavvio.
Ora che abbiamo il nostro programma dobbiamo creare delle "macchine", saranno i nostri pc virtuali!
Clicchiamo su Nuova e ci troviamo davanti ad una procedura guidata di creazione di una macchina virtuale, scegliamo avanti. Scegliamo il nome, facciamo Winzozz, e il sistema operativo che pensiamo di installare su questa macchina virtuale.
Ora decidiamo quanta ram vogliamo dedicare al pc guest (la macchina virtuale), questo dipende anche dalla ram che abbiamo nel nostro pc host (cioè il pc nel quale è installato Virtualbox), è da lui che succhiamo le risorse per il nostro sistema virtuale. Personalmente consiglio di lasciare 512 MB.
Adesso creiamo un hard disk per la nostra macchina virtuale, scegliamo di farlo ad espansione dinamica, decidiamo dove metterlo e stabiliamo la dimensione massima che potrà raggiungere. Il mio Winzozz, versione Xp, con Itunes, Nokia pc suite e qualche altra stupidaggine, non raggiunge gli 8 GB.
Abbiamo terminato la creazione base di una macchina virtuale. Dobbiamo ora installare un sistema operativo su questo "pc". Supponiamo di avere un cd d'installazione di Windows xp, andiamo allora tra le impostazioni della nostra nuova macchina. Scegliamo nel menu la sezione CD/DVD-ROM, spuntiamo Monta lettore CD/DVD e selezioniamo la nostra unità ottica. Ora, così come facciamo nei pc veri e propri, diciamo al nostro computer che deve effettuare il boot da cd. Andiamo in Generale etichetta Avanzate e stabiliamo l'ordine di avvio.
Chiudiamo, selezioniamo la macchina appena creata e avviamola, proseguiamo con l'installazione come se fosse un normale pc (quindi l'installazione sarà lunghissima come Windows insegna!).
Dobbiamo adesso decidere se abilitare l'audio (che disabiliterà quello del sistema host), abilitare i controller usb e installare le guest addition.
Per l'audio basta andare nel menu Audio tra le impostazioni della macchina e spuntare l'abilitazione audio.
L'installazione delle guest addition permette un interazione più semplice tra sistema host e guest, un miglior funzionamento della scheda grafica, e tante altre piccole cose. Per installare le guest addition dobbiamo lanciare la macchina andare su dispositivo e cliccare Installazione guest addition, da lì partirà un'altra procedura guidata.
Il discorso dei dispositivi usb è un po' più complicato, dobbiamo digitare questi comandi nel terminale del sistema host: sudo addgroup usbuser
sudo adduser $USER usbuser creiamo così un gruppo usbuser e aggiungiamo il nostro utente a questo gruppo. Ora

grep usbuser /etc/group

che ci restituirà un messaggio del genere:

usbuser:x:1234:utente

Al posto del numero in grassetto avremo l'id del gruppo usbuser che abbiamo appena creato, dobbiamo tenere a mente questo numero.
Andiamo ora a modificare il file fstab:

sudo gedit /etc/fstab
Inseriamo in fondo questa riga: ## USB file system (VirtualBox):
none /proc/bus/usb usbfs devgid=1234,devmode=664 0 0 Metteremo il nostro id dove c'è 1234. Lo faremo di nuovo in quest'ultimo file che andiamo a modificare:

sudo gedit /etc/init.d/mountkernfs.sh

Dobbiamo mettere questa riga

## Mount the usbfs for use with Virtual Box
domount usbfs usbdevfs /proc/bus/usb -onoexec,nosuid,nodev,devgid=1234,devmode=664

sempre con il nostro id al solito posto, questa riga si dovrà trovare esattamente sopra a questa

# Mount spufs, if Cell Broadband processor is detected

Abbiamo finito il lavoro nel sistema host.
Riavviamo e andiamo nelle impostazioni del nostro Winzozz in Virtualbox, menu Usb, spuntiamo abilitare controller usb e aggiungiamo dei filtri cliccando sull'icona a destra col "+". Scegliamo i dispositivi che vogliamo utilizzare nella macchina virtuale. Avviamo Winzozz, scegliamo Dispositivo-dispositivi usb e spuntiamo nuovamente quelli che ci interessano. In questo momento i dispositivi usb verranno smontati nel sistema host. Ora ce li troveremo normalmente tra le risorse del computer.

Virtualbox è un programma che ci permette di simulare sul nostro pc diversi sistemi operativi in maniera molto semplice e veloce. Questo programma è disponibile per Windows, Mac e Linux a questo indirizzo: http://www.virtualbox.org/wiki/Downloads
Per un utente Ubuntu l'installazione e la configurazione di Virtualbox sono piuttosto semplici. Una volta scaricato il pacchetto .deb, aperto con l'installatore di pacchetti (ci sarà una richiesta alla quale voi dovrete semplicemente rispondere ok), il programma sarà installato nel nostro sistema. È probabile che l'icona Sun Virtualbox non appaia al suo posto in Applicazioni - Strumenti di sistema fino al prossimo riavvio.
Ora che abbiamo il nostro programma dobbiamo creare delle "macchine", saranno i nostri pc virtuali!
Clicchiamo su Nuova e ci troviamo davanti ad una procedura guidata di creazione di una macchina virtuale, scegliamo avanti. Scegliamo il nome e il sistema operativo che pensiamo di installare su questa macchina virtuale.
Ora decidiamo quanta ram vogliamo dedicare al pc guest (la macchina virtuale), questo dipende anche dalla ram che abbiamo nel nostro pc host (cioè il pc nel quale è installato Virtualbox), è da lui che succhiamo le risorse per il nostro sistema virtuale. Personalmente consiglio di lasciare 512 MB.
Adesso creiamo un hard disk per la nostra macchina virtuale, scegliamo di farlo ad espansione dinamica, decidiamo dove metterlo e stabiliamo la dimensione massima che potrà raggiungere. Il mio Winzozz, versione Xp, con Itunes, Nokia pc suite e qualche altra stupidaggine, non raggiunge gli 8 GB.
Abbiamo terminato la creazione base di una macchina virtuale. Dobbiamo ora installare un sistema operativo su questo "pc". Supponiamo di avere un cd d'installazione di Windows xp, andiamo allora tra le impostazioni della nostra nuova macchina, che chiameremo Winzozz. Scegliamo nel menu la sezione CD/DVD-ROM, spuntiamo Monta lettore CD/DVD e selezioniamo la nostra unità ottica. Ora, così come facciamo nei pc veri e propri, diciamo al nostro computer che deve effettuare il boot da cd. Andiamo in Generale etichetta Avanzate e stabiliamo l'ordine di avvio.
Chiudiamo, selezioniamo la macchina appena creata e avviamola, proseguiamo con l'installazione come se fosse un normale pc (quindi l'installazione sarà lunghissima come Windows insegna!).
Dobbiamo adesso decidere se abilitare l'audio (che disabiliterà quello del sistema host), abilitare i controller usb e installare le guest addition.
Per l'audio basta andare nel menu Audio tra le impostazioni della macchina e spuntare l'abilitazione audio.
L'installazione delle guest addition permette un interazione più semplice tra sistema host e guest, un miglior funzionamento della scheda grafica, e tante altre piccole cose. Per installare le guest addition dobbiamo lanciare la macchina andare su dispositivo e cliccare Installazione guest addition, da lì partirà un'altra procedura guidata.
Il discorso dei dispositivi usb è un po' più complicato, dobbiamo digitare questi comandi nel terminale del sistema host: sudo addgroup usbuser
sudo adduser $USER usbuser creiamo così il gruppo usbuser e aggiungiamo il nostro utente a questo gruppo. Ora

grep usbuser /etc/group

che ci restituirà un messaggio del genere:

usbuser:x:1234:utente

Al posto del numero in grassetto avremo l'id del gruppo usbuser che abbiamo appena creato, dobbiamo tenere a mente questo numero.
Andiamo ora a modificare il file fstab:

sudo gedit /etc/fstab

Inseriamo in fondo questa riga: ## USB file system (VirtualBox):
none /proc/bus/usb usbfs devgid=1234,devmode=664 0 0
Metteremo il nostro id dove c'è 1234. Lo faremo di nuovo in quest'ultimo file che andiamo a modificare:

sudo gedit /etc/init.d/mountkernfs.sh

Dobbiamo mettere questa riga

## Mount the usbfs for use with Virtual Box
domount usbfs usbdevfs /proc/bus/usb -onoexec,nosuid,nodev,devgid=1234,devmode=664

sempre con il nostro id al solito posto, questa riga si dovrà trovare esattamente sopra a questa

# Mount spufs, if Cell Broadband processor is detected

Abbiamo finito il lavoro nel sistema host.
Riavviamo e andiamo nelle impostazioni del nostro Winzozz in Virtualbox, menu Usb, spuntiamo abilitare controller usb e aggiungiamo dei filtri cliccando sull'icona a destra col "+". Scegliamo i dispositivi che vogliamo utilizzare nella macchina virtuale. Avviamo Winzozz, scegliamo Dispositivo-dispositivi usb e spuntiamo nuovamente quelli che ci interessano. In questo momento i dispositivi usb verranno smontati nel sistema host. Ora ce li troveremo normalmente tra le risorse del computer.

Anche condividere le cartelle non è velocissima come impresa. Supponiamo di avere nella nostra home la cartella Cicci e di volerla condividere tra il sistema host e quello guest. Avviamo Winzozz e andiamo nel menu Macchina - Cartelle condivise e andiamo a prendere Cicci. Ora andiamo nel prompt dei comandi di Winzozz digitando "cmd" in Start - Esegui. Assegnamo il disco x alla cartella Cicci col comando:
net use x: \\VBOXSVR\Cicci
e ora Cicci sarà disponibile tra le risorse di rete. Se vogliamo accedere ad una cartella che non si trova nella home, creiamo un collegamento simbolico nella home a quella cartella con il comando ln -s (abbiamo visto come si fa in questo post) Direi che abbiamo detto tutto riguardo a Virtualbox, buon divertimento! Per qualsiasi esigenza o domanda, resto a disposizione!